mercoledì 15 dicembre 2010

Vita Banizza per la raccolta di Giulia!!

Con questa ricetta partecipo alla raccolta di Giulia " Madeleines mon amour " per le ricette dei nostri ricordi:)

La "Banitzza" e una torta salata tipica della Bulgaria. Non ha un periodo speciale in qui si fà, si puo mangiare durante tutto l'anno, ma a Natale non deve mai mancare. Molte sono le ricette e i modi diversi per farla, ma questa "Vita Banizza" proviene dalle parti di mia nonna, che di origine e della Bulgaria centrale. Era in assoluto il mio piatto strà preferito quando ero piccola. Ora non la posso piu mangiare per via della celiachia, ma solo il profumo di una qualunque torta salata al formaggio mi riporta subito indietro nel tempo e mi ricorda di lei: mia nonna. la donna che mi ha insegnato quasi tutto nella mia vita. Quella che mi sgridava anche piu di tutti, perche mi voleva bene e voleva che io diventassi una persona migliore.
Ma andiamo alla ricetta:



Vita Banizza

ingredienti: per una torta grande
1 kg di farina "00"
1 uovo
2 cucchiaini di sale
1 cucchiaio di aceto di mele
1 cucchiaio di olio leggero di semi
500 ml acqua tiepida

farcia:
250 gr yogurt naturale
6 uova
500 gr "Feta greca"*
1/2 cucchiaino bicarbonato di sodio
1 cucchiaio di olio leggero di semi

+ un uovo per spennellare e olio per farcitura
+ extra farina per infarinare

* La feta greca e il tipo di formaggio che di gusto piu si avvicina alla nostra mozzarella bulgara che si chiama "Sirene" Se non l'avete, il gusto della torta cambierà e non sara so stesso, ma comunque si puo sostituire con formaggi del sapore forte, tipo "il Pecorino", ma ripeto, se volete provare il vero gusto della torta dovete usare almeno la Feta se non avete a disposizione il "Sirene" (che non c'e da nessun altra parte, solo in Bulgaria. Per quanto riguarda lo yogurt, meglio sarebbe il Total O perche e piu vicino di consistenza di quello bulgaro.

In una ciotola grande e capiente setacciate la farina assieme al sale. Fate un bucco in mezzo e rompetevi dentro l'uovo. Aggiungete l'olio e l'aceto. Sbattete leggermente con una forchetta. Ora cominciate a lavorare con le mani, prendendo piano piano dalla farina dai lati vicino al uovo. Quando diventa grumoso, con attenzione, senza fretta, cominciate ad aggiungere a filo l'acqua. Ma mi raccomando, poca per volta, impastando sempre con una mano, e prendendo piano piano dalla farina.
*IMPORTANTE: Quando impastate, non pulitevi le mani dalla pasta che vi si appiccica!!!!! Mai!!!! Puliteli lontani dall'impasto. Non fate cadere quei residui di pasta dentro l'impasto!!!
La legenda dice che quei pezzettini poi romperanno le sfoglie e non permetteranno ad allargarsi bene. E credetemi e vero! Io una volta ho dimenticato la raccomandazione di mia nonna e ho pulito le mani come siamo abituati strofinandoli e continuando ad impastare. Le sfoglie dopo sono diventate tutte ricoperte di una sorta di grumi e quando cercavo di allargarle con le mani si strappavano. Datemi retta: Strofinatevi le mani per pulirle lontano dall'impasto.
Continuate ad impastare e ad aggiungere l'acqua fino a far diventare un impasto liscio, elastico e non troppo morbido... per niente appiccicoso, per circa 10 minuti. Se poi avete un impastatrice sarebbe meglio, ma io faccio nella vecchia maniera:)
Una volta pronto, tagliatelo in quatro pezzi (tipo croce). Impastate ogni pezzo dandoli la forma di palla e lasciate riposare per circa 5 minuti.
Nel frattempo preparatevi un angolo in cucina dove li farete riposare di piu. Coprite con carta da forno. Prendete ogni pezzettino, appiattitelo con il palmo della mano e spalmate la superficie con olio leggero di semi. Deve essere ben spalmato (foto 4 e 5).


Lasciateli cosi per non meno di 30 min. Dovete sapere che piu stanno, meglio si allargano dopo. quindi anche 45-50 minuti vanno benissimo. Vedrete poi che la terza e la quarta sfoglia verranno molto meglio della prima, perche mentre la fate le altre riposano ancora di piu.
Passato il tempo di riposo, preparatevi prima la farcia:
Sbattete bene le uova in una ciotola grande, aggiungete lo yogurt, il bicarbonato di sodio e l'olio. Grattugiate (o passate nel robot da cucina in una granella grossa) la Feta greca. Aggiungetela al composto. Mescolate bene per amalgamare il tutto.
Coprite la tavola o qualunque grande piano di lavoro avete con una tovaglia leggera. Spolveratela leggermente con farina. Prendete uno dei pezzi di pasta e mettetelo sopra. Infarinate a pioggia, leggermente. A questo punto cominciate a stendere con il mattarello, sia verso destra che verso sinistra. Mia nonna mi ha insegnato a fare questa operazione con le mani in aria sulla testa. Non e difficile. Lo sembra ma non lo e. Quando la sfoglia e larga un po, mettete le mani sotto, chiusi in pugni. Alzate la sfoglia in aria e cominciate a girarla sui pugni, cercando di allargare sui bordi mentre gira. Magari faccio un video, quando aggiusteremo la macchina fotografica. non e difficile, basta prendere il ritmo una volta. Se poi non volete farlo, con un po di pazienza, e il mattarello, si allargherà. Quando arriva alla grandezza della foto 7 che vedete sotto, con le mani, delicatamente cominciate a tirare i bordi. Tirateli quanto piu potete.


Non abbiate paura, non si romperà, sara estremamente elastica. La sfoglia comincerà a diventare sempre piu sottile, quasi a diventare trasparente, foto 8,9,10. Riuscirete alla fine a vedere le vostre mani sotto. Cosi deve essere, un enorme foglio di pasta quasi trasparente. capirete che dovete smettere di tirare quando vicino ai bordi la sfoglia comincerà a strapparsi. Allora avete raggiunto il punto giusto.
A questo punto, con un coltello ben affilato, tagliate i bordi che saranno piu grossi, foto 11.
Con un cucchiaio, prendete dalla farcia e fatela cadere sulla sfoglia in diversi punti. Non spalmate come siete abituate con lo strudel e con le solite torte salate. Piu che altro tuffate dei pezzettini dalla farcia sulla sfoglia, buttatele ecco! Foto 12! Fate cadere un sottile filo d'olio su la sfoglia.



Ora, prendete la tovaglia dalla vostra parte, alzatela piano facendo cadere la sfoglia. Cadendo si arrotolerà su se stessa e diventerà un tronco. "Vita" infatti in bulgaro significa "girata, avvolta, rigirata". Prendete con attenzione una delle parti dalla fine e trasferendola dentro una teglia oleata ed infarinata, fate arrotolare informa di chiocciola nel centro della teglia.
Ripetete la stessa identica operazione con le altre tre sfoglie. Ogni sfoglia, allargata, farcita ed arrotolata avvolgetela intorno all'altra dentro la teglia, una introno all'altra. Spero di essermi spiegata bene. E piu difficile dirlo che farlo, credetemi.
Una volta fatte tutte le sfoglie, ecco a voi la Vita Banizza quasi pronta.
Riscaldate il forno a 160-170°C. Spalmate la torta con un uovo sbattuto leggermente con due gocce d'acqua. Aggiungete sopra, in punti diversi della margarina vegetale.
Infornatela nel forno gia caldo, per circa 40-45 minuti. Sopra deve risultare bella dorata e croccante.
Una volta pronta, lasciatela su una gratella, copritela con un panno asciutto e lasciatela riposare per almeno 15-20 minuti. Questo la farà ammorbidire leggermente.
Tagliate con un coltello ben affilato in triangolini e servite tiepida.


Sembra difficile e troppo lavorativa, ma in realtà non lo e. Una volta che si fa l'abitudine viene piu facile. Mia madre e mia zia per esempio non l'hanno voluto imparare proprio per questo motivo. Ma ame piace da morire. e appena la finisco, cinque minuti dopo sono pronta a ricominciare:):) E bellissimo vedere come partendo da zero riesci a creare un piatto cosi gustoso. E anche la soddisfazione alla fine e doppia secondo me. Anche se in Bulgaria ormai ci sono "Banizza" pronte congelate, foglie pronte da stendere... Non e mai la stessa cosa come farla tu. Alla fine anche il gusto e diverso. Nella mia famiglia ora, io sono l'unica donna che sa farla. Peccato per loro che vivo a mille chilometri lontano.

A Natale, la "Banizza" e una tradizione per noi come il vostro Panettone.
Di solito va fatta la mattina dalla donna piu anziana della famiglia. Mentre la prepara, lei scrive degli auguri su dei pezzettini di carta che poi avvolge e chiude. Nessuno vede dove, nella "Banizza" lei li mette. Si mette anche una moneta, avvolta in un pezzettino di carta.
A mezzanotte, ormai finita la cena, la "Banizza" si mette al centro della tavola, si taglia dentro la teglia e l'uomo piu anziano della famiglia (nonno, padre) la gira tre volte. Quando si ferma da sola (senza essere toccata) ognuno prende il pezzettino che ha davanti a se. Quel augurio che troverà dentro la fetta di "Banizza" sara la sua fortuna per l'anno che viene.

Con gli avanzi, che tagliate dalle sfoglie (foto 11) avete tre possibilità di utilizzo.
Una e darli ai bambini per giocare, cosi stanno buoni mentre voi lavorate.
L'altra e rifare tutto da capo, partendo dai panini, spalmarli con olio, tempo di riposo, poi stesura.... e cosi via per fare un altra "banizza" piu piccola.
Se pero non avete voglia di farlo, potete semplicemente impastarli leggermente, stenderli o solo appiattirli con il palmo della mano e grigliarli in tegame caldo. Viene fuori un pane tipo "Pita" che e una meraviglia. Come le foto che vedete sopra. Quando li fate (se li fate), dopo che li grigliate, avvolgeteli in un panno asciutto. Cosi si manterranno freschi e caldi piu a lungo, fino all'ora di pranzo per servirle. Saranno quatro "pita bread"

Beh, questa e la ricetta dei miei ricordi, che non vorrei mai dimenticare e che mi riporta ogni volta in tempi bellissimi per quali a volte, lo ammetto, sento una grandissima mancanza...
Da Zori e tutto:):) Spero di non avervi annoiato troppo e spero che questa ricetta tipica della mia terra vi piacerà:)

3 commenti:

  1. Wow, è stupenda la tua banizza! Adoro le torte salate al formaggio, e la tua è una spettacolare torta salata al formaggio. Mi piace la forma che le dai, e il modo in cui gliela dai: brava, bella ricetta e bel ricordo! :)
    Grazie di aver partecipato e a presto
    un abbraccio

    Giulia

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  2. Bellissima ricetta e bellissimo racconto!
    P.s. mi piacciono anche i tuoi cinnamon rolls... li proverò al più presto!

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  3. Zori, che meraviglioso racconto, ti giuro che quando è finito mi è dispiaciuto un po Grazie per questa pagina di tradizione.
    Io ho mangiato la versione greca ed era gustosissima, ma non sapevo da dove partire, solo la feta avevo indovinato, ora che ci hai fatto dono di questa magnifica ricetta tradizionale ti giuro che appena sto tranquilla la faccio, è troppo bella e troppo gustosa. Grazie, grazie di cuore

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